è da parecchio che non mi sento con l'altro blogger, comunque se la resistenza ha chiuso certo ilSuperdaskiosite certo non ha chiuso.. nuovo dominio nuovo host ma sempre la immancabile qualità che da anni ci caratterizza
Se leggete questo blog, probabilmente è perchè volete informarvi. io vi invito, oltre che a passare a leggere le notizie che qui spesso sono rappresentate, a leggere i giornali, e a guardare i tg. Vi salterà nella testa il fatto, che in italia NON CE' OPPOSIZIONE POLITICA!!! infatti, quando berlusconi dice qualcosa, non vi è un partito che abbia da ribattere!, anzi, se, i politici osano ribattere, nei tg, gli viene dedicata una notizietta di massimo 40 secondi... persino rutelli, l'unica cosa che ha saputo dire, è quella che berlusconi ha ragione. Prendiamo ad esempio il PD (che io fino a poco tempo fa, consideravo come uno dei migliori partiti in italia) dopo una campagna elettorale fantastica, dove si promettevano un sacco di cose belle e nuove, il tempo di 2-3 mesi, e già la sua voce non si sente +!! che delusione per gli italiani che lo hanno votato.. in ogni caso, questo è dovuto, anche al fatto, che l'italia si DEVE RIFORMARE. come si vede ogni giorni il Parlamento che è stato eletto da tutti noi, NON HA POTERE POLITICO, le decisioni, le prendono i segretari di partito, e i deputati hanno l'obbligo di ratificare...
contando che noi abbiamo eletto il parlamento, ciò è davvero uno schifo...
Durante una cena in una tranquilla famiglia, il figlio maggiore chiede al padre: "papà! cos'è la politica?" e il padre:"figliolo, la politica è......ti faccio un esempio molto semplice e pratico.La politica è come la nostra famiglia, io che lavoro e porto a casa i soldi rappresento i CAPITALISTI, la mamma che sta a casa e amministra rappresenta il GOVERNO, tu che vai a scuola e vieni accudito rappresenti il POPOLO, la tua sorellina che deve ancora crescere molto rappresenta il FUTURO DELLA NAZIONE ed in fine la signora ke fa le pulizie e riordina rappresenta la CLASSE OPERAIA". bene, pensa il figlio preparandosi per andare a letto e meditando su quanto il padre gli aveva spiegato. durante la notte il figlio viene svegliato da un'incredibile puzza, si alza e si avvicina alla sorellina che durante il sonno si era tolta il pannolino ed era piena di merda fino ai capelli. va verso la camera dei genitori dove il padre nn c'è e la madre dorme così profondamente che nn lo sente. prova così a bussare alla porta della donna di servizio che è chiusa a chiave.....ma anche questa nn risponde....decide di guardare nel buco della serratura e vede suo padre che si sta scopando la cameriera....riflette solo un attimo e poi esclama:!adesso ho capito cos'è la politica!"
I CAPITALISTI si fottono la CLASSE OPERAIA IL GOVERNO dorme IL POPOLO nn lo ascolta nessuno e IL FUTURO DELLA NAZIONE è nella merda!
... al minuto 3:54, si può chiaramente vedere un poliziotto che frega le chiavi ad un manifestante.. la mano si allunga, esce con delle chiavi, e poi le mette nel taschino...
poco dopo si può vedere un poliziotto che colpisce con il manganello in faccia una persona..
Un sit in pacifico, con donne e uomini, giovani e anziani, sgomberato a manganellate: calci, pugni, le donne alzate da terra per i capelli. Un poliziotto che infila le mani nelle tasche di un manifestante sdraiato, gli sfila le chiavi dell'auto e se le infila nel taschino della giubba. Manganellate sulla siepe di recinzione della proprietà privata all'interno della quale si rifugiano i manifestanti, nel tentativo di colpire qualche altra testa, dopo aver fatto già una ventina di feriti.
Il pretesto a tutto ciò è un po' di cemento a presa rapida per rinforzare e rendere sicura la base della torretta che lo stesso Questore aveva concordato verbalmente; Giovanni Sarlo, infatti, nell'incontro con alcuni presidianti precedente alla manifestazione aveva assicurato moderazione: non mi piacerebbe picchiare una signora di sessant'anni, aveva detto, garantendo poi che la torretta poteva essere realizzata, ma dall'altra parte della strada. Ma il Questore non è un uomo di parola (qualcuno potrebbe dire che non è un uomo d'onore) e le signore di sessant'anni le ha fatte picchiare e tirare per i capelli. E, del resto, nell'incontro aveva anche precisato che a Vicenza è stato mandato per un motivo ben preciso. E, difatti, a Vicenza è stato mandato per fare quello che gli riesce meglio: il violento che, con l'uso della forza, reprime la democrazia.
Quella di ieri è stata una trappola, ben studiata e costruita con l'inganno; prima un'inspiegabile blocco del corteo, quando la Questura non aveva emesso alcuna prescrizione al percorso richiesto dal Presidio Permanente. Poi, dopo mezzora di calma apparente, l'improvvisa decisione di sgomberare il sit in per demolire la erigenda torretta. I poliziotti, con i quali fino a pochi minuti prima anziani e donne chiacchieravano, cambiano improvvisamente volto; «ti ammazzo, sporco pacifista», scandisce uno rivolto ad un anziato. La prima fila di manifestanti seduti viene presa a calci; anfibiate sugli stinchi, poi direttamente sulle pance o sui volti. In sei vengono portati via di peso, uno dei quali, dopo essere stato scaricato a terra senza troppi complimenti, viene preso a calci da cinque agenti. Finiranno tutti e sei in Pronto Soccorso con traumi alla schiena, al collo, alla testa. La seconda carica, altrettanto violenta, un'ora dopo; questa volta, ad essere feriti, una quindicina di persone che dovranno ricorrere alle cure ospedaliere.
I video realizzati dagli operatori del movimento e dalla stampa raccontano una storia chiara ed inequivocabile; un'aggressione a freddo contro cittadini inermi, voluta esplicitamente dalla Questura vicentina per cambiare la storia della città di Vicenza. «Qualcuno, a tutti i livelli, vuol sabotare la consultazione popolare», ha dichiarato nel pomeriggio il Sindaco Variati; ed è evidente che tra i sabotatori c'è Giovanni Sarlo il quale, d'accordo col Ministro degli Interni, ha disatteso gli accordi pattuiti e fatto picchiare i manifestanti. La dignità di Vicenza calpestata dagli scarponi chiodati non solo dell'esercito statunitense, ma anche della polizia italiana, brutale come mai si era vista nella città berica.
Cambia tutto, dunque. Perché è chiaro che, d'ora in poi, ogni occasione sarà utile al Questore per inscenare una nuova aggressione. Vuole instaurare un clima di paura in città, far sapere alle donne e agli uomini di Vicenza che, se si opporranno alla realizzazione della nuova base statunitense, saranno picchiati, fermati, tenuti per ore in Questura. E' il regime dell'imposizione, del resto, che già abbiamo visto all'opera in Val di Susa e a Chiaiano.
Hanno caricato perché vogliono aprire i cantieri; e la realizzazione della torretta avrebbe compromesso il segreto con il quale vogliono far entrare nel Dal Molin le attrezzature e i macchinari necessari. Hanno caricato perché vogliono chiudere la partita con la città berica, calpestando la consultazione popolare ed imponendo una soluzione di forza. Hanno caricato, ma non ci hanno scoraggiato: noi vogliamo impedire la costruzione della nuova installazione militare statunitense. Per questo, sabato 13 settembre, daremo vita ad una nuova manifestazione contro la nuova base statunitense all Dal Molin. Obiettivo, un sopralluogo collettivo per assicurarci che i lavori non siano iniziati.
E’ terminato il primo processo relativo ai fatti di Genova al G8 2001. Ovviamente a carico dei manifestanti, ovviamente si è concluso con pesanti condanne a carico degli imputati: 110 anni di carcere complessivi per 24 imputati ed una sola assoluzione, ben maggiori erano le richieste dei Pm, cioè condanne esemplari fino ad oltre 220 anni. Il messaggio è chiaro: se vai in piazza lo fai a tuo rischio pericolo, puoi finire in una carica ad un corteo autorizzato (via Tolemaide), puoi venire bastonato da carabinieri che usano manganelli fuori dotazione (i CC sempre in via Tolemaide), puoi venir ucciso e il tuo assassino rimanere impunito, puoi essere condannato se ti difendi. Così mentre l’omicidio di Carlo Giuliani per la giustizia si Stato non merita nemmeno un processo, mentre i procedimenti contro poliziotti e carabinieri vanno a rilento verso probabili prescrizioni ed i principali imputati sono stati tutti promossi nel corso degli anni, contro una parte dei manifestanti condannati viene utilizzato il reato di “devastazione e saccheggio” che per la sua vaghezza può adattarsi alle situazioni più disparate (con pene inflitte dai 6 agli 11 anni).L’ingiustizia di Stato non si ferma qui, ricorre alla categoria, altrettanto aleatoria, del “concorso morale”, grazie al quale si possono condannare persone per la sola ragione di essersi trovate nei pressi di un luogo in cui si consumava un reato; così ci si risparmia da parte dell’accusa l’onere della prova e il dovere di rispettare il criterio della responsabilità penale personale. Unica nota positiva la richiesta di incriminazione per falsa testimonianza di un ufficiale dei CC e di alcuni funzionari di polizia. Non bisogna dimenticare che lo Stato italiano ha chiesto agli imputati due milioni di euro(4 mld di lire) per danni di immagine, come se l’immagine del G8 e delle istituzioni italiane valesse tanto, come se a squalificare qualsiasi tipo di immagine non siano sufficienti le facce di Bush e Berlusconi.